Campo Estivo 2021

Nonviolenza e disabilità: togliere radici all’odio

E’ passata in fretta la settimana a Rivere di Cartosio, vicino ad Acqui Terme, organizzata dal 12 al 17 luglio, per il terzo anno, da Vedrai e Associazione per la pace e la nonviolenza nell’ambito dei campi estivi del Movimento Internazionale di Riconciliazione-Movimento Nonviolento. Una decina i partecipanti, di cui cinque disabili; insieme abbiamo svolto lavoro manuale, studio e riflessioni sul tema di quest’anno.
Al mattino abbiamo rastrellato l’erba del frutteto che da due anni è stato piantato, abbiamo raccolto l’aglio e le cipolle (prontamente assaggiate nelle frittate) e abbiamo ripulito un sentiero vicino che conduce a un rittano, ora in secca. Al pomeriggio abbiamo conosciuto don Milani attraverso un documentario incentrato sulla sua scuola che a Barbiana accoglieva i ragazzi delle classi più umili respinti da un sistema scolastico per pochi e benestanti. Il sacerdote è stato un amico della nonviolenza, difendendo l’obiezione di coscienza, considerata dai cappellani militari estranea al comandamento dell’amore ed espressione di viltà.
Molto partecipata è stata poi la riflessione su come si manifesta oggi l’odio, tanti sono stati gli esempi emersi dai fatti di cronaca, che ci hanno portati a distinguere e a raggruppare diverse radici (ne abbiamo trovate una quindicina). Più difficile è stato cercare azioni concrete per provare ad estirpare queste radici, lavoro lungo che siamo riusciti a concludere solo in parte.
Ci eravamo anche proposti di iniziare una ricerca sull’apporto delle persone disabili ad una società senza odio e senza nemico, ma per mancanza di tempo, non è stato possibile. Ci sono tutte le premesse per affrontare i lavori in sospeso in un quarto campo estivo.